PrefestivalSabato 29 marzoSalone delle Scuderie
Ore 20.00
Pane e…, cena a cura della Proloco Voltese e del Sindacato Panificatori dedicata al libro Pane e… Ricette a base di pane (Il Rio)
Con Fabrizio Binacchi, autore di Piccoli segreti di provincia (Oligo)
Cena con protagonisti i “capunsei”, Euro 30,00
(Info e prenotazioni: prolocovoltese@gmail.com)
Anteprima per le scuoleVenerdì 4 aprile10.00
Incontro con Giovanna Loconte, psicologa e psicoterapeuta, autrice di Non Basta litigare! Ma Impariamo a farlo meglio (Il Rio)Festival “Tra luoghi e persone”
Sabato 5 aprilePalazzo Gonzaga
15.30 Inaugurazione. Visita a Palazzo Gonzaga
16.15
Elena Pagani presenta il suo libro Ladri di facce (Oligo)17.00 Visita a Palazzo Gonzaga
17.45
Alla scoperta di Cuba con Davide Barilli, autore di Bestiario habanero e direttore della collana Azucar (Oligo)18.30
Federica Pradella presenta il suo libro Di coraggio e di virtù. Vite raccontate di madri, figlie, spose alla corte dei Gonzaga (Il Rio)
Domenica 6 aprilePalazzo Gonzaga
15.15 Visita a Palazzo Gonzaga
16.00
Sandra Manzella presenta il suo libro Gerusalemme ancora (Oligo)16.45 Visita a Palazzo Gonzaga
17.15
Narrare il corpo, tavola rotonda con Nicolò Barretta (La clinica dei misteri, Il Rio), Federica Falzone (Qualsiasi cosa accada, tu scrivi, CN), Chiara Nasi (Niente panico, basta muovermi, Il Rio), Luigi Trabucchi (Capire la mente, CN).
Con la partecipazione straordinaria di Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria e Past President della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria
Davide Barilli, Bestiario habanero (Oligo)
Galline suicide, ronzini azzoppati, galli da combattimento, uccellini muti, pipistrelli alcolici, cani bitorzoluti, cammelli a diciotto ruote, teste di maiale incastonate come inquietanti pietre miliari agli angoli delle strade. Un anomalo zoo di animali reali o metaforici – tra antichi rituali della brujería, feticci, sculture, memorie hemingwayane, immagini letterarie e réclame scomparse – pulsa in Bestiario habanero. Caleidoscopica rete (o trappola) di un paesaggio urbano surreale, in bilico tra realtà e finzione, tra reportage e mascheramento, questo piccolo libro non è solo un opuscolo letterario, ma l’esplorazione visionaria di un mosaico sbriciolato che non richiede di essere ricomposto, ma raccontato. Attraversando Cayo Hueso, in un percorso tortuoso, da calle Vapor a Perseverancia, da San Lázaro a Infanta, dal parque Trillo al Bodegón de Teodoro, dal Callejón de Hamel al Malecón: un tragitto dove ogni luogo diventa profondo come una ruga, vivo come una ferita sempre aperta.
Davide Barilli ha ambientato a Cuba molti dei suoi libri: tra gli altri, Le cere di Baracoa (Mursia), Cuba. Altravana (Giulio Perrone), entrambi finalisti al Premio Fabriano, e La nascita del Che (Aragno), secondo al Premio Chiara. A Cuba ha realizzato un libro d’arte, Historietas de mujeres y humo, in edizione numerata e illustrato da Ramon Perez Pereira, oltre che il libro di racconti El castillo de papel (Collecion Sur), presentato all’Avana durante la Feria internacional del libro nel febbraio 2018. Infine, ha curato l’antologia di narratori cubani Gli amanti del secondo piano (Nuova Editrice Berti). Tra gli altri suoi libri di narrativa ricordiamo: Musica per lo zar e La casa sul torrente (entrambi per Guanda). Per Oligo ha pubblicato #altrepagine. Le letture di chi scrive (2022).
Nicolò Barretta, La clinica dei misteri (Il Rio)
Paolino e Riccardo sono speciali, ma entrambi non sanno di esserlo. Paolino – dodici anni, alto un “soldo di cacio”, caschetto moro e due occhi castani accesi incastonati su una pelle olivastra – soffre della distrofia muscolare di Duchenne, mentre Riccardo è un angioletto biondo dagli occhi azzurri, ha la medesima età di Paolino ed è una presenza misteriosa che appare e scompare. In clinica Paolino intreccia un legame di amicizia con Annalisa, l’infermiera del reparto di pediatria, che diventa la sua confidente speciale e che lo aiuterà indirettamente a fare luce sul passato di Riccardo. D’altro canto, la missione di Riccardo è quella di far scoprire a Paolino la verità sulla sua morte. Riccardo però ha un tempo limitato per rimanere sulla Terra, quindi Paolino dovrà utilizzare tutta la sua spiccata arguzia per svelare il mistero…
Nicolò Barretta (Mantova 1986) alterna l’attività di docente di discipline letterarie e linguistiche in ambito scolastico ed accademico a quella di giornalista e critico cinematografico. Ha lavorato in qualità di redattore per alcune produzioni televisive nazionali. Per Unicopli ha pubblicato Un conduttore in cattedra-Il bullismo raccontato ai ragazzi, La signora della tv. Fenomenologia di Maria De Filippi e La televisione che insegna a vivere.
Federica Falzone, Qualsiasi cosa accada, tu scrivi (CN)
Il diario appassionato e pieno di speranza di una psicologa clinica, che si trova dall’“altra parte”, a vivere su di sé l’esperienza della malattia. Ma la scoperta della sclerosi multipla non abbatte Federica, che riesce a fare della fragilità il punto di forza della nuova se stessa. Il libro si conclude con una lettera di Marco Trabucchi, già presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria.
Federica Falzone è psicologa clinica. Si è laureata a Palermo con una tesi su attaccamento e trauma e ha conseguito un master in psicogeriatria. Lavora dal 2019 presso la Fondazione Madonna della Bomba Scalabrini di Piacenza. Si occupa di sostegno psicologico e di formazione. È autrice di articoli a scopo divulgativo, racconti e romanzi. Il suo ultimo libro è Il mare che ci abita dentro (TraccePerLaMeta 2023)
Giovanna Loconte, Non Basta litigare! Ma Impariamo a farlo meglio (Il Rio)
Non si può non litigare. È una pretesa impossibile! Ogni persona filtra la realtà in base alla propria percezione. Pertanto, ciascuno vive quello che accade dal proprio punto di osservazione. Trasformiamo allora il conflitto in un’occasione per allenare competenze che saranno propedeutiche nel vivere buone relazioni. Attraverso i confronti si impara a sostare nella frustrazione, a esprimere il proprio punto di vista, a regolare le emozioni, sviluppando un buon ascolto di sé e abilità sociali. Questa fiaba è stata ideata da una mamma di tre bambini che è anche psicologa e psicoterapeuta. L’illustratore è il figlio maggiore, che rende concreta la metafora del doppio dialogo: figli e genitori hanno cervelli diversi, interpretano e rispondono alla realtà in modi differenti. Così è nata una fiaba pedagogica ricca di suggerimenti pratici, per imparare a stare in relazione attraverso il conflitto. La fiaba può essere letta dai genitori insieme ai figli. Una fatina indicherà alcuni riquadri che mamme e papà potranno scegliere se leggere o no: se tuo figlio ha sei o sette anni, potrai saltare e tenere per te queste spiegazioni, che potrai approfondire nel manuale che troverai alla fine del testo.Il libro rispetta i parametri di alta leggibilità con il font certificato EasyReading.
Giovanna Loconte vive in provincia di Modena, è sposata e ha tre figli. Lavora in provincia di Reggio Emilia come psicologa e psicoterapeuta. Segue in consulenza e terapia adolescenti, adulti, coppie e famiglie, promuovendo la capacità di vivere appieno e in modo appagante le proprie relazioni ed emozioni. Dalla sua esperienza, curiosità e interesse verso l’altro, nasce la collana “Storie per crescere Insieme” che, dopo Rabbia da drago e Il Natale dei buoni (2019), si arricchisce di un nuovo strumento pratico per la gestione del conflitto tra fratelli e pari.
Sandra Manzella, Gerusalemme ancora (Oligo)
Gerusalemme, luogo dove le tre religioni monoteiste si incrociano nel territorio in cui Dio si è rivelato: eretz, Terra Promessa, non solo adamah, terra, suolo. L’ Autrice, tramite una scrittura quasi “visiva”, conduce alla scoperta di siti celeberrimi e di angoli nascosti, oltre i confini politici (visibili) e culturali (invisibili): nella gioia delle feste e nella quotidianità sofferta e irrisolta, a Gerusalemme si torna e si ritorna anche per trovare se stessi. Il libro raccoglie poi testimonianze inedite di chi abita nella città santa, di chi la cerca, di chi la sceglie: imprenditori, gente comune, religiosi, volontari. E non mancano segni di pace, dalle ricamatrici di Ramallah alla straordinaria esperienza di Neve Shalom/Wahat Al-Salam.Sandra Manzella vive a Mantova, dove insegna Lingua Inglese; viaggiatrice e appassionata di archeologia biblica, è membro attivo di Agorà delle Religioni per la promozione del dialogo interreligioso. Tra i suoi reportage ricordiamo Gerusalemme, viaggio al centro del mondo (Unicopli 2018) e L’Oasi delle Rose, il lebbrosario del Cairo (Edizioni Dehoniane 2020). Per CN ha pubblicato i racconti Orizzonti in Verticale (2023).
Chiara Nasi, Niente panico, basta muovermi (Il Rio)
551 gradini. Cosa vuoi che siano 551 gradini? Li avevo già fatti anni prima e adesso volevo portare in cima alla cupola di San Pietro il mio compagno. I primi sono facili, poi lo spazio si restringe e comincio ad avere il fiatone. Rallentiamo, ma il fiato diventa sempre più corto. Sono in affanno. Mi fermo. È il 17 aprile 2017 e questo è il mio primo attacco di panico. Ma l’ansia non mi ferma, anzi, la studio e la analizzo e il 5 novembre 2019, di nuovo a Roma, mi laureo in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, con una tesi proprio sull’ansia. In questo libro racconto la mia esperienza, facendomi testimone di chi, come me, ha dovuto combattere con un nemico silenzioso e agguerrito. Riporto la mia storia, ma anche un ampio estratto della mia tesi, con il desiderio di divulgare in modo semplice e chiaro alcune nozioni di base su questo genere di disturbi, insieme a consigli pratici per come combatterli.Chiara Nasi è nata a Mantova e ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. Lo sport è da sempre parte della sua vita: tifosa del papà sui campi da calcio fin dai primi anni di vita, crescendo diventa allenatrice e istruttrice di svariate attività ludico-sportive per bambini e adulti, oltre che insegnante di Educazione fisica nella scuola secondaria di primo grado. Nel suo lavoro cerca di trasmettere non solo il piacere dell’attività fisica, ma anche un approccio consapevole e positivo verso il proprio corpo e la salute. Convinta che lo sport sia molto più di una competizione, insegna che il movimento è una forma di espressione, un mezzo per superare i propri limiti e uno strumento per crescere come individui e come parte di una comunità.
Elena Pagani, Ladri di facce (Oligo)
È possibile contribuire alla risoluzione di casi di cronaca disegnando? L’approfondimento artistico-scientifico, espanso in contesti tradizionali di ricerca investigativa, ha particolare valenza per raggiungere questo obiettivo? Il ricordo traumatizzato è raffigurabile graficamente? La sua definizione, suggestionabile come la memoria, è attendibile? L’analisi delle risposte a queste domande è definita nell’operato del Disegnatore Anatomico della Polizia Scientifica che, protagonista nel rendere graficamente visibile chi, o cosa, è necessario cercare, illustrerà modalità tecniche esplicative. Questo libro, scritto a quattro mano da Elena Pagani e Alessandro Meluzzi, rappresenterà ai lettori come sia stato possibile, attraverso l’uso dell’arte e del disegno accademico, contribuire all’identificazione di pericolosi criminali ed assicurarli, così, alla Giustizia. Il percorso investigativo di un’artista poliziotto (Elena Pagani) sarà espresso attraverso l’utilizzo di tecniche artistiche ed investigative differenziate da caso a caso: ne verranno evidenziati quattro che, accompagnati dalle note critiche di uno psichiatra criminologo (Alessandro Meluzzi), sapranno accompagnare il lettore in una percorrenza d’indagine unica nel suo genere.
Elena Pagani è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha conseguito un master a Stoccolma e ha effettuato il corso d’alta formazione specialistica della Polizia Scientifica “Disaster Victim Identification”. Da venticinque anni in Polizia di Stato, attualmente presta servizio col grado di assistente capo coordinatore presso la Sezione Anticrimine della Questura di Mantova. Ha all’attivo due romanzi: Juliane Medea (2013) e Messer VerdelaTesta (2018).
Federica Pradella, Di coraggio e di virtù. Vite raccontate di madri, figlie, spose alla corte dei Gonzaga (Il Rio)
Tra medioevo ed età moderna, in un mondo dominato dagli uomini, le donne faticano a uscire dall’ombra. Anche se principesse o sovrane, il loro destino è pressoché sempre deciso da un uomo, che si tratti del padre o del marito. Comparse, a volte comprimarie e solo raramente protagoniste del grande libro della storia, non sempre riescono a fare sentire la loro voce. Questo libro vuole invece provare a restituire la dignità delle figure femminili di casa Gonzaga. Perché non è esistita solo Isabella d’Este, la “prima donna del Rinascimento”, ma sono state tante le donne che hanno giocato un ruolo chiave nelle sorti di Mantova, città in cui sono nate o che le ha accolte poco più che bambine, teatro di un destino a volte imposto, ma che hanno saputo affrontare con coraggio e virtù.Federica Pradella, nata a Gonzaga, è laureata in Storia antica e da oltre vent’anni si occupa di divulgazione culturale. Legata a Mantova e alla sua storia da un rapporto fortissimo, è Guida turistica abilitata e, in qualità di consulente culturale e organizzativa, collabora con associazioni, comuni e istituzioni scolastiche conducendo visite guidate, eventi culturali, conferenze e viaggi di studio in Italia e all’estero.
Luigi Trabucchi, Capire la mente (CN)
Questo libro raccoglie i frutti di quarant’anni di esperienza di uno dei più noti psichiatri del Veneto. Con un approccio discorsivo e un linguaggio quotidiano, si spiegano casi clinici, oltre che i perché, i significati, i modi e i tempi delle terapie, che non devono essere solo compito del medico, ma che devono nascere dalla collaborazione medico/paziente. Ciò alla luce del collegamento dei sintomi con il contesto di vita familiare, lavorativa e sociale di chi soffre di disturbi psichiatrici, in modo che, raggiunta una nuova consapevolezza, il paziente scopra il “terapeuta che vede nello specchio”, cioè egli stesso. Non manca una riflessione sulle situazioni di malessere e di disagio degli ultimi tempi, a partire dal mondo giovanile o da quello della terza età, guardando alla mancanza di relazioni all’interno delle famiglie e delle fragilità della vita d’oggi.Luigi Trabucchi, noto psichiatra veronese classe 1955, fino a diciassette anni è cresciuto accanto all’ospedale psichiatrico di Verona dove il padre era direttore. Tra i più influenti medici del Veneto, ha anche avuto numerose esperienze quale docente. Ha pubblicato L’assistenza nel disagio psichici (Piccin, 2008) e Cherubino Trabucchi e l’ospedale psichiatrico di Verona (Cierre, 2015).